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Lettera
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Programma/Invito

LE LEGGI ANTIEBRAICHE DEL 1939
LE SOCIETÀ SCIENTIFICHE E LA SCUOLA IN ITALIA
L'Accademia dei XL in collaborazione con la: Società
Italiana di Statistica (SIS), Società Italiana per il Progresso
delle Scienze (SIPS) e la Società Italiana di storia della
Scienza (SISS) hanno organizzato il Convegno "Le leggi antiebraiche
del 1939, le società scientifiche e la scuola in Italia"
tenutosi a Roma Il 26 e 27 novembre presso la Biblioteca dell'Accademia
Nazionale delle Scienze detta dei XL (Scuderie Vecchie di Villa Torlonia,
vai L- Spallanzani, 1/a)
L'evento ha avuto un notevole successo ed ha visto, nel corso della
seconda giornata, anche la presenza della prof.ssa Rita Levi Montalcini,
Premio Nobel e Senatore a vita, ciò in ossequio al Suo centesimo
genetliaco. La manifestazione ha visto, inoltre, la presenza di Vincenzo
Cappelletti, Giovanni Conso, Emilio Colombo, Giovanni Maria Flick
e Antonio Maccanico.
Il programma della manifestazione ha visto le due giornate suddivise
in tre sessioni. La prima sessione "per inquadrare e contestualizzare"
è stata presieduta da Daniela Cocchi ed ha avuto quali relatori
Michele Sarfatti (che è intervenuto su "I caratteri della
legislazione antiebraica"), Vincenza Colonna (Biodiversità
umana e il concetto di "razza"), Carlo Bernardini (La diaspora
ebraica e lo sviluppo della scienza USA), Micaela Procaccia (L'applicazione
delle leggi antiebraiche nella scuola: le fonti archivistiche) ed
infine Eugenio Sonnino (Il censimento degli ebrei).
La seconda sessione, dal titolo "La scuola" si è
svolta sotto la presidenza si Bice Foa Chiaromonte ed ha visto gli
interventi di Carlo Di Castro (La breve secolarizzazione della cultura
ebraica dell'emancipazione ai fascismi), Giovanni Paoloni (La penetrazione
del fascismo nel mondo scientifico e della scuola), Daniela Adorni
(La propaganda antisemita nella scuola fascista) e Gino Fiorentino
(Guido Castelnuovo e la scuola nascosta: una testimonianza).
I lavori della seconda giornata sono stati aperti dal presidente dell'Accademia
dei XL, G.T. Scarascia Mugnozza che ha fatto una bellissima panoramica
sulla vita, soprattutto lavorativa, della prof.ssa Rita Levi Montalcini,
dando poi lettura di alcuni telegrammi pervenuti dalle maggiori Autorità
italiane tra cui ricordiamo quello: del Presidente della Repubblica,
del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato e dei Senatori
a vita Ciampi e Scalfaro, in augurio alla prof.ssa Rita Levi Montalcino
per il suo centesimo genetliaco.
La terza sessione "Le Accademie, le Società scientifiche,
gli Scienziati" è stata a suo volta suddivisa in due sottosezioni
presiedute, la prima, da Giovanni Jona Lasinio e, la seconda, da Maurizio
Vichi e ha visto come relatori Annalisa Capristo (Le accademie italiane
di fronte all'espulsione dei soci ebrei), Alessandro Ballio (Il caso
dell'Accademia dei XL: testimonianze dall'archivio storico), Gianni
Battimelli (La Facoltà di Scienze MFN dell'Università
di Roma e Sabato Visco), Daniela Cocchi e Giovanni Favero (Gli statistici
e "la questione della razza"), Alberto Baffigi e Marco Magnani
(Giorgio Mortara), Raffaella Simili (E le scienziate? Vicende, paure,
ritorni), Pietro Nastasi (I matematici italiani tra "spirito
latino" e "libidine di assentimento") e Antonio Di
Meo (I chimici ebrei: università ed oltre).
Inoltre sono state trattate le relazioni di Alfredo Coppa in collaborazione
con Micaela Lucci e Sandra Puccini ("L'Istituto Italiano di Antropologia
e la questione ebraica"). L'ultima relazione è stata quella
di Mario Toscano che ha trattato "L'abrogazione delle leggi razziali
e la reintegrazione degli ebrei nella società italiana (1943-1948)".
I lavori sono stati chiusi da Anna Foa.
L'incontro di fine novembre è stata un'occasione per riflettere
sulle conseguenze delle leggi "razziali" nel mondo della
scienza e della scuola nonché sulle radici culturali di un
atto che, prendendo di mira gli ebrei, ha comunque coinvolto tutti
gli italiani, rinnegando l'eredità del Risorgimento e del processo
di emancipazione ed integrazione che esso aveva promosso.
Marco Capasso

Apertura dei lavori congressuali mattina del 26
novembre 2008, da destra: M. Sarfatti, D. Cocchi, V. Colonna. e C.
Bernardini.jpg
programma della Riunione PDF
Programma/Invito

La Società Italiana per il Progresso delle Scienze
quest'anno compie cento anni, traguardando il Novecento verso il terzo
millennio con lo stesso spirito e gli stessi ideali di coloro che
nel 1907 la rifondarono partendo dalle esperienze iniziate nel 1839
a Pisa con la prima riunione degli scienziati italiani. Un impegno
deciso e concreto, che ha visto la Società fortemente orientata
alla promozione del progresso scientifico e la diffusione e l'incremento
degli studi scientifici nel nostro paese, contribuendo, in modo del
tutto particolare, al dialogo e alla collaborazione fra i cultori
delle varie discipline scientifiche medesime.
In questo senso, anche con le più
recenti pubblicazioni della SIPS, si è dato conto dell'impegno
che la Società ha profuso in tale direzione dal 1839 ad oggi;
pubblicazioni dalle quali è del tutto evidente come la stessa
Società abbia rappresentato, e rappresenti, un punto di convergenza
e di dialogo degli scienziati italiani nella loro accezione più
vasta. Al riguardo, è appena il caso di sottolineare come la
Società non abbia mai sostanzialmente mutato il suo mandato
e i suoi programmi evidenziano studi ed iniziative squisitamente a
carattere multidisciplinare ed interdisciplinare di vasto interesse
al confronto con la società civile. Impegno questo che era
stato posto alla base del Congresso di Parma del 1907, allorquando
gli autorevoli membri del Comitato incaricato di attuare la proposta
Volterra-Issel-Pirotta presentarono la proposta e il programma di
una nuova Società scientifica in grado di sostenere il dialogo
tra i diversi cultori delle varie discipline scientifiche medesime.
La proposta di ricordare il centenario
della rifondazione della SIPS con una manifestazione d'interesse nazionale,
coinvolgente le principali Società scientifiche italiane, muove
dagli stessi obiettivi ed ideali che a suo tempo consentirono la definizione
dello Statuto della nuova Società Italiana per il Progresso
delle Scienze presentato a Parma nell'ambito della prima riunione
della SIPS nel settembre 1907.
Sul piano dei contenuti, l'iniziativa
che la SIPS intende assumere riguarda l'organizzazione della LXIX
Riunione dal titolo " Il progresso delle Scienze in Italia: risultati,
sviluppi e prospettive per una organizzazione razionale della Ricerca
in Italia", con sede a Parma, dal 13 al 14 novembre 2007.
La manifestazione, oltre che rappresentare
una occasione di testimonianza e di riflessione critica sul cammino
compiuto dalla Comunità Scientifica nazionale in tutti i settori
della investigazione scientifica e tecnologica nel '900, intende aprire
la stagione del "dialogo" fra la Comunità Scientifica
tutta per affrontare e gestire -al di là dei singoli e specifici
ambiti disciplinari- unitariamente le questioni e le difficoltà
poste nell'interagire nel contesto civile e politico, d'interesse
comune a tutta la Comunità scientifica nazionale. In questo
spirito, e ritenendo che la questione del reclutamento e formazione
dei giovani ricercatori sia questione prioritaria e d'interesse per
tutta la Comunità scientifica, la manifestazione di Parma,
intende affrontare tale criticità per il mondo della ricerca
e cioè la carenza di una efficace politica di acquisizione
di giovani ricercatori nel Sistema Ricerca Paese. Un tema questo centrale
non solo perché la ricerca ha assunto un ruolo crescente rispetto
ai problemi dello sviluppo e la scienza è sempre più
componente essenziale della cultura della nostra società, ma
anche perché oggi siamo di fronte a rilevanti appuntamenti
che ci riguardano tutti e nei quali si prospetta la realizzazione
di quello Spazio Europeo della Ricerca, come perno centrale dell'azione
comunitaria nel settore. Un appuntamento oggi ineludibile, e alla
base di tutta la programmazione della ricerca europea, cosi come fortemente
richiamato nei principi illustrati nella Raccomandazione della Commissione
dell'UE dell'11 marzo 2005 riguardante la Carta Europea dei Ricercatori
e del Codice di Condotta per la loro assunzione sottoscritta da tutte
le Università e da tutti gli Enti di Ricerca nazionali nel
2005.
Muove i suoi obiettivi
nello spirito del dialogo tra la Comunità Scientifica nazionale
rappresentata dalle principali Società Scientifiche, su questioni
d'interesse comuni, per focalizzare una organizzazione razionale della
Ricerca nel Paese congrua con le aspettative "dei diretti interessati".
Dal punto di vista organizzativo la LXIX
Riunione SIPS di Parma sarà organizzata in quattro momenti
distinti:
1. Elaborazione da parte delle principali Società Scientifiche
di un Dossier che illustri i maggiori risultati, in termini scientifici
ed organizzativi, relativi al proprio ambito disciplinare nel '900.
Tale documentazione, sarà resa disponibile - ove possibile-
già per Parma. In ogni casa sarà oggetto di pubblicazione
negli Atti della LXIX Riunione SIPS.
2. Tavola Rotonda: Ricerca di Base: rapporti tra Sistema Universitario/Enti
di Ricerca;
3. Tavola Rotonda: Ricerca finalizzata all'innovazione tecnologica:
rapporti tra Sistema Universitario/Enti di Ricerca;
4. Tavola Rotonda: Reclutamento e formazione dei giovani ricercatori.
In occasione della Tavola Rotonda Reclutamento
e formazione dei giovani ricercatori verrà presentato il Manifesto
SIPS a sostegno della Carta europea dei Ricercatori e del Codice
di Condotta per la loro assunzione (http://www.cartaeuropeadeiricercatori.it)
per la sottoscrizione da parte dei Presidenti delle Società
Scientifiche italiane. Con tale Manifesto si chiede al Parlamento,
al Governo, alle Università e agli Enti di Ricerca, la piena
attuazione dei principi sottesi dalla Carta europea dei ricercatori
e dal Codice di condotta per la loro assunzione, già sottoscritti
dai Rettori delle Università italiane e dai Presidenti degli
Enti di Ricerca nel 2005.

PROGRAMMA - INVITO
Università di Roma "la Sapienza", con il patrocinio
dell'Accademia Nazionale dei Lincei
Da Enrico Fermi a Edoardo Amaldi: una continuità in nome della
scienza
L'impatto del pensiero e dell'opera di Fermi e Amaldi nello sviluppo
del paese, con particolare riguardo ai problemi della pace e alla
crisi energetica attuale
15 maggio, pomeriggio, ore 15.00
(Dipartimento di Fisica)
Presiede: Carlo Bernardini
ore 15,00 - Apertura dei lavori.
Indirizzi di saluto del Rettore dell'Università di Roma "la
Sapienza", del Presidente dell'Accademia dei
Lincei, del Presidente dell'Accademia delle Scienze detta dei XL,
del Presidente della SIPS, del
Presidente dell'INFN, del Direttore del Dipartimento del'Università
"la Sapienza"
ore 15,45 - Il contributo di Fermi allo sviluppo pacifico dell'energia
nucleare e l'impegno di Amaldi nel contesto
italiano e internazionale. Giorgio Salvini
ore 16,30 - Coffee break
ore 17,00 - Il sodalizio Fermi-Amaldi nello sviluppo delle applicazioni
mediche delle radiazioni nucleari: dai primordi
alle prospettive attuali. Ugo Amaldi
ore 17,45 - La fisica del nucleo in Italia dopo la guerra: un'eredità
scientifica e pacifica. Renato Angelo Ricci
ore 20,00 - Cena
16 maggio, mattina, ore 9.30
(Acc. dei Lincei, Palazzo Corsini, via della Lungara, 10)
Presiede: Giorgio Careri
ore 09,30 - Amaldi e la rinascita della fisica italiana: "a
scientific statesman". Carlo Rubbia
ore 10,15 - Le reali prospettive della fusione nucleare come soluzione
tecnologicamente plausibile. Romano Toschi
ore 11,00 - Coffee break
ore 11,30 - Fermi in America e i suoi contatti con la fisica italiana
e con Edoardo Amaldi alla fine della guerra. Giulio
Maltese, Gianni Battimelli
ore 12,15 - Lo sviluppo della ricerca negli impianti solari tra storia
e futuro. Cesare Silvi
ore 13,00 - Lunch
16 maggio, pomeriggio, ore 15.00 (Acc. Lincei)
Presiede: Giorgio Salvini
ore 15,00 - Ruolo della scienza nello scenario energetico globale,
Sergio Carrà
ore 15,30 - Considerazioni sui problemi dell'energia elettrica in
Italia, Corrado Mencuccini
ore 16,00 - Lo sviluppo della ricerca sui reattori nucleari. Maurizio
Cumo
ore 16.30 - Coffee break
ore 17,00 - La crisi energetica attuale come problema mondiale., David
Goodstein
ore 17,45 - Concluding remarks: scientists and the world. Wolfgang
Panofsky
ore 20,00 - Cena
La durata indicata delle comunicazioni prevede il tempo per lo speaker
e 5 minuti per la discussione. Nel caso che siano previsti due speakers,
si intende che si ripartiranno il tempo previsto secondo la loro convenienza.
Sponsors: SIPS (Comitato Centenario Fermi, MiBAC), Acc. dei Lincei
e Conferenza Amaldi, Acc. dei XL, Univ. Roma la Sapienza, Ist. Naz.
Fis. Nucl. (INFN).
Le ragioni di questo incontro
Il problema di disporre dell'energia sufficiente per ogni uso civile
è di dominante interesse per ogni Paese in tutto il mondo.
Esso è drammaticamente vero per l'Italia che è povera
di risorse energetiche proprie, ma compra all'estero petrolio ed energia
elettrica di origine nucleare.
In questo convegno vogliamo ricordare questo problema, ripartendo
dalle sue origini. Questo ci porta alla figura di Enrico Fermi che
ha dato origine all'energia nucleare per usi civili con i primi reattori,
e ad Edoardo Amaldi, che dedicò un ampia parte della sua intensa
vita ad assicurare al nostro Paese l'energia a noi necessaria, nucleare
e non.
Questo nostro convegno segue quello del settembre - ottobre 2001 nel
centenario della nascita di Enrico Fermi ed è dedicato al centenario
della nascita di Edoardo Amaldi. Noi cercheremo di illustrare qui
il problema italiano attuale dell'energia, e l'urgenza di iniziative
nuove e coraggiose per affrontarlo, convinti che questo sia un modo
doveroso e legittimo per illustrare la loro memoria.
Prenderanno la parola alcuni dei maggiori esperti nello studio delle
soluzioni più convenienti per il nostro Paese, quali i professori
Carrà, Cumo, Mencuccini, Ricci, Rubbia, Toschi.
Da questi artefici della storia scientifica italiana, e soprattutto
da Edoardo Amaldi, attivo, anzi protagonista sino agli anni ottanta,
nasce spontaneo, anzi prepotente l'invito al nostro Paese a partecipare
all'avventura dell'energia con una rinnovata intensità di ricerca
scientifica, e con una larga e severa veduta nell'università
e nei propri laboratori in ogni campo della ricerca. Noi pensiamo
che il fervore nella curiosità e nel desiderio di capire, è
condizione preliminare per ogni successo finale in ogni campo scientifico.
Questo convegno conclude con un ammonimento ai governanti ed ai politici,
a cui si associano gli illustri ospiti David Goodstein e Wolfgang
Panofsky. I piani di sviluppo scientifico e tecnico richiedono nella
nostra epoca periodi di 10, 20, 50, a volte 100 anni di continuità.
Questi periodi sono più estesi della durata normale di una
legislatura e persino di uno specifico orientamento politico.
Questo comporta per tutti gli italiani la capacità di lavorare
ai problemi tecnici scientifici con una fiducia ed una attenzione
alla preparazione delle nuove generazioni, ancora maggiore che per
il passato. E per i politici il problema difficile di mantenere da
una legislazione all'altra, pur nel rispetto della democrazia e della
libertà, la continuità ed il rifornimento dei mezzi
occorrenti per queste imprese a lungo respiro, che i fondatori e gli
iniziatori di esse non potranno spesso vedere che a loro inizio.
Forse toccherà alla nostra epoca coordinare in una coraggiosa
cadenza la nostra responsabilità etica e la nostra ricerca
scientifica. Ma questo, naturalmente, non è solo un problema
italiano.
Carlo Bernardini, Giorgio Salvini




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